Futuro distopico

C’è una questione urticante, come i tentacoli delle meduse, che avvilisce la vita dei cittadini, ci fa avvicinare sempre più verso il baratro di un futuro simile a un nuovo medioevo.
Questa questione lega insieme Autostrade, MES, economia ed Europa.

È la questione morale

Da Autostrade i Benetton escono di scena, ma in carrozza e carrozza di lusso. Ma sono i soli colpevoli tra gli azionisti? Angela Merkel ha fatto pressioni temendo per gli investimenti del colosso tedesco Allianz in Autostrade. Non un cenno alle vittime e alla distruzione di valore dell’economia di una città e della sua regione. Ma se Allianz avesse applicato i principi della finanza sostenibile, che strombazza ai quattro venti nelle sue pubblicità e nei prospetti di sottoscrizione, sarebbe potuto accadere il disastro del ponte Morandi? NO! Qui puoi approfondire.

E come valutare la menzogna pubblica di Taiani, Zingaretti e Più Europa sulla possibilità di rifare la sanità italiana utilizzando i soldi del MES? Qui la mia lettera aperta a Zingaretti in cui gli chiedo pubblicamente conto di questa evidente manipolazione.

Sempre sul MES. Una struttura burocratica utilizzata per sottomettere il popolo greco lasciandolo in un baratro senza speranza e che nasconde insidie per la stessa democrazia e per i principi fondanti dell’Europa e della civiltà. Una Europa dove chi, come l’Olanda, è terra di furbetti di ogni ordine e grado  e di  sedicenti imprenditori che aiuta a eludere il fisco, si permette di fare la lezioncina sui conti pubblici degli altri.

Anche i più accaniti sostenitori del pensiero liberal-europeo sanno che il meccanismo di voto all’unanimità segna di fatto la fine dell’Europa esponendola al ricatto di paesi non solo come l’Olanda, ma anche del Lussemburgo o l’Estonia o o Malta o Cipro o Grecia e di tutti i piccoli paesi. Se gli Olandesi vogliono porre fine all’Unione Europea lo dicano con chiarezza.

Qui spiego i problemi aperti dal MES sul futuro dell’Europa Unita.

Il filo conduttore che lega tutto, Autostrade MES e crisi europea, è la immoralità di fondo che la politica dei liberali ha introdotto nella società dove gli unici interessi che contano sono quelli del capitale che non ha più freni né remore e ci fa precipitare in un nuovo Medioevo. Gli interessi di pochi a scapito di quelli di tutti.

Eppure le possibilità di un futuro diverso per il nostro Paese ci sono, ma gli esperti convocati da Conte sono prigionieri della stessa trappola della visione liberale per produrre una visione alternativa organica di uscita dal disastro prossimo venturo. Ecco cosa penso del piano Colao.

Quindi la questione morale è il filo conduttore di questa piccola rassegna stampa dei miei ultimi articoli ma non solo.

È anche il filo conduttore del mio ultimo thriller: un mondo distopico che fa da sfondo all’inchiesta di un disorientato commissario Schietroma che cerca di resistere alla marea di interessi particolari che, con un effetto domino, trascinano il Paese verso l’abisso.

Però, come scrive la blogger Irma Galgano nella sua attenta recensione al libro pubblicata quotidiano letterario on line Pulp  , “Riesce ad inglobare il tutto all’interno della storia principale senza appesantire la narrazione che, al contrario, risulta leggera e scorrevole con diverse punte ben inserite di ironia capaci di suscitare nel lettore una sincera ilarità.”

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