Il sonno

Il sonno della ragione genera mostri

Neanche il dietrofront di Enrico Letta e Davide Sassoli è bastato a PD, Italia Viva e Forza Italia, i partiti eredi e responsabili della disastrosa gestione del Paese della Seconda Repubblica, a desistere sul MES.

Le ragioni del dietrofront

Succede che non un sovranista o un pisquano qualunque ma Lucas Guttenberg, direttore generale di una delle istituzioni più europeiste d’Europa, il Centro di Studi Economici Jacques Delors della Hertie School di Berlino, pubblichi una riflessione  sul MES.

Già il titolo è significativo: “Time to go home”.  Ossia è arrivato il momento di chiudere l’esperienza del MES. Poi Lucas spiega che il MES, per come è stato usato nella crisi della Grecia, è diventato “politicamente impraticabile” e non solo, ma che:  “Di conseguenza, una reinvenzione del MES dovrebbe iniziare inserendolo nel quadro giuridico dell’UE.”

Tutto questo significa che il MES si è guadagnato uno stigma negativo e che insistere nel proporlo significa allontanare sempre più l’Europa dal cuore dei potenziali cittadini europei e inoltre che il MES va tolto dal controllo degli Stati, ossia dell’Eurogruppo, e posto sotto il controllo della Commissione.

Differenza non da poco perché la Commissione è un organismo politico che risponde al Parlamento Europeo, unico organismo elettivo, mentre l’Eurogruppo è una invenzione priva di fondamenti democratici e giuridici e dove spopola la ragione del più forte, ossia della Germania, ma dove si decide sostanzialmente tutto.

Perché potenziali cittadini europei?

Perché si è cittadini di una comunità quando tutti hanno la stessa voce in capitolo e sono tutti rappresentati in istituzioni democratiche elette a suffragio universale. In altri termini saremo tutti cittadini europei quando il voto di un cittadino greco peserà come quello di un cittadini tedesco sia nella forma sia nella sostanza. Fino ad allora l’Europa non esiste. Concetto semplice ma che sembra difficile da capire non solo a Berlusconi, Zingaretti, Renzi, Calenda ma anche ai cosiddetti tecnici come Lucrezia Reichlin, Carlo Cottarelli, Francesco Giavazzi, e tutto il mainstream della intellighenzia  italiana dal debole pensiero.

Perché lo stigma?

Andiamo indietro con la memoria al 2015. Il governo greco venne messo sotto schiaffo con ferocia. Quelli che urlano “sovranista, populista e fascista” a tutti quelli che la pensano in modo diverso da loro girarono il loro nobil capino dall’altro lato. Nel mentre  Wolfgang Schäuble e Jerome Dijsselbloem trattarono la questione del debito greco con lo spirito della “fehde”, ossia della faida, che affonda le proprie origini nel diritto germanico. Non una azione di risanamento dell’economia greca ma un massiccio attacco tribale. L’Euro usato in vece delle panzer division. Questo è stato lo spirito che ha animato l’Eurogruppo guidato dall’olandese Dijsselbloem e sottomesso alla volontà del ministro delle finanza tedesco Schäuble. Il clima delle riunioni dell’Eurogruppo dell’epoca era di là dai principi basici di umanità.

Quell’Eurogruppo impose alla Grecia un insieme di vessazioni e umiliazioni fino ad arrivare a far votare al parlamento greco l’impunità di fronte alla legge greca dei funzionari inviati in loco dalla Troika e a far scrivere al parlamento greco leggi sotto dettatura della Troika.

Non solo. Quando Varoufakis, l’allora ministro delle finanza greco, cercò una sponda cinese per alleviare la situazione finanziaria spingendo la Cina a investire sul porto del Pireo, la Merkel alzò il telefono per impedirlo e Pechino fece marcia indietro.

Lo scempio fatto del diritto e della democrazia non si fermò qui. La BCE di Draghi fu usata in modo spregiudicato come un coltello puntato alla gola del governo greco. Il MES svolse la funzione delle SS.

Questa è stata l’Europa ed è una Europa priva di scrupoli e di ogni moralità e che non può dare lezioni di democrazia a nessuno .

Con quale autorevolezza morale l’Europa può chiedere agli altri Paesi il rispetto dello Stato di Diritto? Quello che Morawiecki e Orban  fanno in Polonia e Ungheria, a casa propria e dove sono stati comunque eletti, è forse peggio di quello che l’Europa fece alla Grecia a casa di altri e senza nessuna legittimità democratica?

I fautori del vincolo esterno

Ci voleva Lucas e il Centro Studi Delors per capire tutto questo? Io, che sono un pisquano qualunque, queste cose le scrivo da anni. Con fatica Sassoli e Letta l’hanno capito, meglio tardi che mai, forse sarebbe ora che Europa e Germania chiedano scusa e risarciscano la Grecia per i danni che le hanno provocato ma i fautori del vincolo esterno insistono invece sul MES.

Come se questo benedetto vincolo esterno non avesse fatto già danni a sufficienza.

I danni prodotti dal vincolo esterno

Romano Prodi in una intervista a Lucia Annunziata a proposito delle privatizzazioni, fatte da lui, dice: “Le privatizzazioni? Erano obblighi europei…Scusi, a me che ero stato a costruire l’Iri risanarla, a metterla a posto, mi è stato dato il compito da Ciampi – che era un compito obbligatorio per tutti i nostri riferimenti europei – di privatizzare… Quindi, si immagini se io fossi contento di disfare le cose che avevo costruito… ma bisognava farlo per rispondere alle regole generale di un mercato nel quale eravamo. Un compito non gradevole, ma andava fatto”.

Oddio, il vincolo esterno che PD, Italia Viva e Forza Italia vogliono sottoscrivendo il MES ha costretto l’Italia a fare le privatizzazioni? Quindi le privatizzazioni le abbiamo fatte non perché utili al Paese ma perché imposte dall’esterno? Roba da matti! Da processo per alto tradimento!

E perché abbiamo fatto la riforma Fornero, abbiamo spento le luci sul Raccordo Anulare di Roma per risparmiare con conseguenti incidenti mortali, abbiamo sottoscritto il fiscal compact e messo il vincolo di bilancio in costituzione? Perché serviva all’Italia? No. E lo spiega diverse volte il senatore Monti quando rivendica l’azione del suo governo come una sequenza di atti per salvare l’Italia dalla Troika e senza nessun pudore lancia avvertimenti al governo giallo-verde, pienamente legittimo, ricordando che se non si mettono in riga rischiano la perdita di sovranità.

ConfrontoTutto questo senza che nessuno dei sedicenti difensori della democrazia contro il fascismo si senta in dovere di intervenire per ribadire che le elezioni in un Paese democratico servono per far decidere al popolo, votando tra diverse proposte e schieramenti, la linea economica da tenere.

Quello che ha fatto Monti è servito al Paese? Macché: tre anni di recessione da cui non ci siamo più ripresi.

Ma la storia continua. Volete sapere perché Padoan e Renzi vararono il job act? Per compiacere Schäuble e non perché servisse all’Italia.

Ecco come l’Italia “più serva più vil più derisa sotto l’orrida verga starà” senza neanche il bisogno che a Piazza del Duomo ci siano le panzer division e senza che Rommel bivacchi al Colosseo.

E ora gli stessi che poiché “lo chiede l’Europa” hanno falcidiato la sanità e ogni altra spesa sociale mentre i cosiddetti paesi frugali la aumentavano (vedi tabella) senza provare un minimo di vergogna millantano risanamenti immediati della sanità con il MES!

E allora fuori da ogni ipocrisia perché votiamo ancora? Arrendiamoci e chiamiamo direttamente Rutte o un altro dei tirapiedi della Germania a governare il Paese. Chiaramente lo faranno nel nostro e non nel loro interesse.

Disturbo cognitivo

In un intervento sul Corriere della Sera del 24 ottobre 2020 Lucrezia Reichlin si chiede come mai ci sia tanta diffidenza in Italia sul MES e perché ci siamo avvitati in un dibattito incomprensibile in Europa.

A me pare che l’economista sia in preda a un forte disturbo cognitivo e che viva in un mondo popolato solo da funzionari che rovinano vite e intere economie e nazioni per poi chiedersi come mai l’universo mondo non apprezzi il loro operato.

Ma oltre a questo non sembra rendersi conto di come l’anomalia rappresentata dalla BCE , unico esempio al mondo di una Banca Centrale con molti stati, sia diventata un pericolo per la democrazia.

Quella che descrive la Reichlin è una mercatocrazia  distopica che è in grado di condizionare governi e distorcere la funzione democratica e di rappresentanza.

Lo descrive con spirito così candido da non rendersi neanche conto delle aberrazioni concettuali e pratiche che il ‘suo mondo’ implica.

Un orrore a cui occorre mettere mano o chiudendo l’esperienza comunitaria o rifondandola completamente affidando tutto il potere al Parlamento europeo, unica speranza per il futuro dell’Europa.

Non è tollerabile che una Banca Centrale diventi un potere autonomo, senza controllo democratico e che arrivi  a tal punto  da ricattare con lo spread, che ormai credo sia chiaro a tutti che dalla BCE è pilotato, i governi dei paesi suoi azionisti imponendo una linea economica non votata da nessuno. Non si è mai vista una cosa simile al mondo e nella storia.

Robe da pazzi?

C’è una follia, un virus peggiore del Covid 19 che si aggira in Europa. Un gruppo di burocrati che crede che la politica monetaria e la macroeconomia possa essere applicata nello stesso modo a Berlino come ad Atene, a Parigi come a Madrid, ad Amsterdam come a Roma senza operare trasferimenti interni di risorse o con migrazioni di massa, peraltro già in atto visto che il Mezzogiorno d’Italia dal 2000 ha perso 2 milioni di abitanti, o con trasferimenti di ricchezza.

È accettabile che ad Atene un cittadino riceva servizi sanitari per 1.328 euro anno e in Germania per 4.627 euro? È accettabile che questa spesa in Germania aumenti del 25% e in Grecia diminuisca del 13%? Si è accettabile, solo se non si fa parte della stessa Comunità.

L’Europa del Nord ha vantaggi enormi dall’Europa: la totalità delle istituzioni europee viaggia tra Lussemburgo, Francoforte e Bruxelles. Questo da solo vale una montagna di euro di PIL. L’Agenzia Europea del farmaco, che invece che a Milano  fu collocata ad Amsterdam, vale da sola un miliardo di euro di PIL anno.

Per non parlare dei paradisi fiscali interni alla UE.

La più grande concentrazione logistica del pianeta si trova nel distretto di Rotterdam, Anversa, Amburgo. Da lì passa la quasi totalità delle merci che dalla Cina arriva in Italia. E su queste merci l’Olanda lucra i dazi europei su cui trattiene il 25%, prima del suo prezioso assenso al recovery fund era il 20%.

Il Mediterraneo è privo di sponde commerciali, privo di infrastrutture per i commerci con il Far Est e, come direbbe Henry Pirenne, si è ridotto a periferia del mondo: un lago stagnante dove non passa un battello.

Con la Cina occorre parlare di nascosto, per non irritare la Cancelliera, che fa affari per 200 miliardi anno con Pechino e in misura del 6,25% del PIL tedesco. Magari aumentare il nostro interscambio con i cinesi, di poco più di 44 miliardi e meno del 2,5% del nostro PIL, potrebbe aumentare la nostra economia. Ma se ci provi ti becchi la reprimenda del PD e di quelli del vincolo esterno. Merkel non ha neanche bisogno di chiamare Pechino.

Questi sono i veri motivi strutturali che aumentano le divergenze economiche tra il Nord e il Sud dell’Europa. E a questo occorre mettere mano, ma per farlo occorre visione e politica e non questi trattatelli come il MES che affliggono e spaventano i cittadini europei del Mediterraneo.

Vittoria di Pirro

Contro ogni ragionevolezza invece di chiudere il MES lo si riforma non emendandolo da nessuno dei suoi peccati. A questi signori del PD, di Forza Italia a Renzi e Calenda sembrerà una vittoria.

A me questo sembra il sonno della ragione che produrrà il mostro della disgregazione europea.

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