Autocelebrarsi non è mai una buona idea, ma sei premi letterari con tre romanzi per me è gratificazione, gioia e voglia di condividere questi risultati con i miei lettori e con tutti quelli che ho incontrato in questo percorso e che mi hanno supportato e incoraggiato. E ovviamente, tra questi, il mio editore che, oltre al resto, ai concorsi letterari ha iscritto le mie opere spesso a mia insaputa.
Grazie anche alle giurie fatte da esperti e lettori e tanti volontari che tra le centinaia di opere arrivate hanno scelto le mie. Spero di non deludere né loro né i lettori e di confermare con le opere future la bontà della loro scelta.
Si tratta di testi molto diversi per contenuti, struttura narrativa e genere, tanto da poter sembrare scritti non dalla stessa mano, ma con un unico vero filo conduttore che è la voglia di sperimentare tecniche narrative diverse e di esplorare la contemporaneità confrontandola con la storia o immergendosi nelle tante vite che messe insieme producono la società in cui viviamo con tutte le sue miserie e tutte le sue nobiltà.
Ecco il riepilogo dei premi.
L’Ammerikano
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