Perché il Sud è rimasto indietro? È possibile un rilancio del sud senza modificare la centralità logistica, amministrativa e politica del Mezzogiorno e del Mediterraneo?

Perché l’autonomia differenziata significa secessione?

E’ possibile progettare il futuro del Sud senza smontare i miti e i pregiudizi sulla realtà della situazione meridionale?

Come progettare una soluzione per uno sviluppo possibile per colmare i gap che ancora esistono?

Noi tutti reagiamo agli stimoli, se pensiamo che il Sud sia abitato da fannulloni che dall’Unità d’Italia a oggi campano sulle spalle del Nord operoso dobbiamo chiederci sulla base di quali dati e informazioni la pensiamo così. Perché le cose non stanno affatto in questo modo e i numeri che pubblico lo dimostrano, e sono numeri riscontrabili e certificati perché provengono da banche dati pubbliche e governative. E quindi decidete: «Pillola azzurra, fine della storia: domani ti sveglierai in camera tua e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa, resti nel paese delle meraviglie, e vedrai quant’è profonda la tana del Bianconiglio».

Come  Neo in Matrix sceglierete la pillola rossa? Scegliete se credere alle favole o se volete ragionare con la vostra testa basandovi sulla cruda realtà dei numeri. Siete liberi di pensarla in modo diverso o di arrivare a diverse conclusioni ma nessuno è libero di prescindere da un bagno di realtà.

In prevendita da oggi qui .

Dalla prefazione di Marco Esposito: 

“Una scossa. Per riscattare la terra meridionale e per ridare fiducia a chi la abita occorre una scossa. Che Pietro De Sarlo individua in un oggetto ben concreto: il Ponte sullo Stretto. Lo fa da ingegnere attento ai conti e alla durezza dei fatti. Lo fa da uomo di cultura che guarda con passione e sofferenza alla condizione degradata della terra dove è nato e cresciuto e dove, forse, vorrebbe tornare a vivere. E lo fa, soprattutto, con concretezza, inserendosi nel solco di un meridionalismo dell’agire. Perché, se è vero che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza rischia di trasformarsi nell’ennesimo bla bla bla sulla coesione territoriale, De Sarlo non cade nella trappola del chiudersi in difesa e nel suo saggio si discosta dal diffuso chiacchiericcio intorno al tema Mezzogiorno, compreso quello di taluni rappresentanti politici meridionali, per smontare con argomenti e fonti affidabili le false credenze di cui si nutre tanta pubblicistica intorno al tema Sud.”

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